03 Lug Fosco Maraini
Fotografo e oltre
di Renzo Freschi
Chi ha letto i suoi libri, da Segreto Tibet a Ore Giapponesi a Case, Amori, Universi – la sua straordinaria autobiografia – e molti altri ancora, non può mancare “L’immagine dell’empresente, una retrospettiva”, la mostra che Francesco Paolo Campione ha progettato e coordinato al MUSEC di Lugano (8 giugno 2024-19 gennaio 2025) per celebrare Fosco Maraini a vent’anni dalla sua morte. Le oltre 200 fotografie, divise in 15 sezioni, illustrano l’avventura professionale e personale di Fosco Maraini nell’arco di oltre 60 anni, ma quella che spero visiterete non è solo una magnifica selezione degli scatti che egli colse nel corso dei suoi innumerevoli viaggi e delle sue ricerche ma è anche il ritratto di un uomo che ha fatto dell’empatia la cifra fondamentale della sua vita. Nel surreale paesaggio tibetano, tra i Kafiri del Pakistan, con gli Ainu di Hokkaido e tra le pescatrici giapponesi dell’isola di Hekura, Maraini entra nel cuore di quei popoli e infrange la sua “estraneità” come solo i grandi fotografi sanno fare. L’occhio che inquadra la scena, il dito che con un click la immortala sono quelli di un uomo poliedrico, fotografo certamente ma anche sportivo, antropologo, etnologo, scrittore, studioso, esteta; qualità che tuttavia sarebbero state solo doti dell’intelletto se non fossero state permeate da una profonda umanità e da una innata gioia di vivere che hanno illuminato i suoi occhi e che troverete in molte delle sue fotografie.
Renzo Freschi
Maurizio Caneppele
Pubblicato alle 10:04h, 07 LuglioMolto stimolante,grazie…arte orientale e ben oltre!